Francesca Gasparini

Soil Engineering S.r.l.

francesca gasparini
jonica
sarc

Geocareers: Chi sei e qual è il tuo ruolo professionale?

Francesca Gasparini: Sono Francesca Gasparini e ho conseguito la laurea magistrale in Scienze della Terra, curriculum di geologia applicata all'ambiente e idrogeologia, nel dicembre 2021. Nell'azienda in cui attualmente lavoro ricopro il ruolo di geologo.


G: Che cosa fa un geologo?

F: All'interno dell'azienda per cui lavoro, la figura del geologo si occupa dell'esecuzione di calcoli e valutazioni su tematiche geologiche e geotecniche e della conseguente redazione di elaborati tecnici, quali relazioni geologiche o geologico-tecniche e relazioni sismiche, secondo le direttive concordate con il team di lavoro. Da un punto di vista pratico, si tratta di interpretare risultati delle indagini geognostiche di cui si dispone, di elaborare dati, interpretarli nel contesto geologico locale e di modellare le condizioni geologiche, geotecniche e sismiche anche attraverso l'utilizzo di software specialistici, riportando poi gli esiti degli studi in elaborati dedicati (relazioni, tavole, ecc.).


G: Quali reputi siano state le tue qualifiche ed esperienze pregresse più importanti per ottenere questo lavoro?

F: Sicuramente la conoscenza degli argomenti affrontati nei corsi universitari che ho frequentato in magistrale, sia da un punto di vista teorico che da un punto di vista pratico. Mi è anche servita la conoscenza acquisita, sia in aula che autonomamente, del funzionamento di software, di uso comune in questo campo, di modellazione, grafica e/o informazione georeferenziata (GIS). Un altro elemento molto utile è possedere competenze relative ai principali linguaggi di programmazione utilizzati in ambito scientifico.


G: Quali altre competenze o caratteristiche sono importanti nel tuo lavoro?

F: Sicuramente quelle personali. Il lavoro aziendale ha ritmi, tempi e dinamiche che possono essere molto diversi da quelli universitari. Per questo è necessario essere propositivi e mettersi in gioco per cercare di dirigere il proprio tempo e le proprie energie sulle fasi di lavoro più critiche e di assorbire più conoscenze possibili dai colleghi con esperienza più lunga e consolidata. A questo scopo è importantissimo lo spirito di collaborazione e l'attitudine a lavorare in team.


G: Per quale tipologia di azienda/ente lavori? In quale altro tipo di azienda/ente potrebbe lavorare un geologo?

F: Come dicevo, attualmente lavoro per la Soil Engineering S.r.l., un'azienda che si occupa di grandi strutture e progetti geotecnici, per cui diventa necessaria la figura del geologo, oltre a quella dell'ingegnere geotecnico e strutturale, ovviamente. Tra i colleghi non mancano nemmeno ingegneri civili e ambientali. Altre possibilità lavorative possono trovarsi presso gli enti pubblici, come per esempio il Comune, la Regione, etc.., oppure il lavoro in proprio come Libero Professionista.


G: Che cosa ti piace del tuo lavoro?

F: Mi piacciono diversi aspetti del mio lavoro. Il primo, non per ordine di importanza, è che ciò di cui mi occupo ricalca perfettamente ciò che ho studiato all'università e viene integrato costantemente da nuove conoscenze, fornite dal lavorare accanto a colleghi di esperienza più consolidata e dal partecipare in modo condiviso alle fasi di ricerca e di studio, che contraddistinguono gli stadi iniziali di progettazione: l'arricchimento professionale e personale è una dinamica sempre attiva. Secondo aspetto è che non si tratta di un lavoro di routine: ogni progetto è diverso dal precedente, quindi è sempre necessario confrontarsi con i colleghi e con le proprie conoscenze per trovare soluzioni di volta in volta adatte alle circostanze e alle condizioni al contorno. Per questo motivo diventa importante anche l'ambiente lavorativo, dal punto di vista umano, e il conseguente rapporto che si riesce a instaurare con i propri colleghi geologi e ingegneri.


G: Quali sono le sfide più difficili del tuo lavoro?

F: In progetti molto articolati e complessi, la sfida maggiore è raggiungere soluzioni di progettazione che siano il miglior compromesso tra ciò che richiede il Cliente, che può essere un Ente Pubblico o un privato, e ciò che le condizioni geologiche, geotecniche o geomeccaniche permettono. Questo significa spesso considerare diverse alternative e, di conseguenza, produrre molto materiale a supporto di ciascuna di queste per consentire di scegliere quella che, a favore di sicurezza e in considerazione dei vincoli economici presenti, garantisca la migliore riuscita dell'opera. Nel fare questo, spesso il tempo è il nemico più ostico contro cui combattere. Talvolta è necessario predisporre ed emettere la documentazione relativa a un progetto in tempi brevi, a volte sono indipendenti dall'organizzazione aziendale. In questi momenti è fondamentale il lavoro di squadra e la collaborazione sia per suddividere il carico di lavoro, sia per apportare più idee e competenze possibili all'elaborazione del progetto.


G: In cosa consiste una tipica giornata lavorativa nel tuo ruolo?

F: Come dicevo, le giornate lavorative non seguono una routine prefissata. In generale, mi reco in ufficio, dove lavoro sui progetti che mi vengono via via assegnati. Il lavoro per sua natura comporta delle fasi svolte in autonomia, soprattutto per quanto riguarda le fasi di stesura dei documenti, affiancate costantemente da momenti di collaborazione con altri colleghi coinvolti nel progetto, per le fasi di calcolo e di produzione della cartografia o più in generale degli elaborati grafici.


G: Il tuo lavoro prevede trasferte frequenti? Se sì, dove?

F: Il mio lavoro prevede la possibilità di andare in trasferta, in maniera più o meno frequente in funzione dei progetti attivi. Si tratta generalmente di sopralluoghi in cantiere o di visite nella località che ospiterà il progetto, per eseguire rilevamenti geologici.


G: Quali opportunità di ulteriore sviluppo di competenze ci sono nel tuo lavoro?

F: Naturalmente, come dicevo prima, c'è praticamente quotidianamente una grande opportunità di sviluppare e arricchire le proprie competenze lavorative, anche intesa come possibilità di crescita nel ruolo ricoperto all'interno dell'azienda.


G: Se potessi tornare indietro, che tipo di consigli, o formazione aggiuntiva, ti piacerebbe aver avuto prima di iniziare la tua carriera lavorativa?

F: Devo essere sincera, dal punto di vista degli strumenti teorici, e quindi più nozionistici, sono soddisfatta delle scelte fatte a livello universitario. Durante le fasi di progettazione si apprendono spesso nozioni nuove, che possono essere facilmente assimilate se la base di conoscenze è solida. Dal punto di vista pratico, sempre a livello universitario, ritengo che possa essere utile incentivare l'utilizzo di software di progettazione grafica georeferenziata, e proporre corsi di programmazione, a fini pratici, che utilizzino i linguaggi più comuni nel mondo scientifico.


G: Illustraci un progetto particolarmente significativo su cui stai operando.

F: Premetto che la mia esperienza all'interno dell'azienda è iniziata in occasione del tirocinio obbligatorio, previsto in conclusione del percorso universitario. Da allora ho avuto modo di lavorare a diverse tipologie di progetto. Mi sono occupata, per esempio, degli aspetti geologici delle varie fasi di progettazione di grandi opere infrastrutturali, quali tunnel e strade. In tali ambiti ho partecipato, ad esempio, alla redazione dei rapporti di avanzamento dello scavo di gallerie naturali in roccia a partire dalla rielaborazione di dati di monitoraggio tenso-deformativi della galleria e dall'analisi delle condizioni geomeccaniche dell'ammasso roccioso, al fine di definire i sistemi di consolidamento in calotta e al fronte da utilizzare durante le successive fasi di scavo.

Per quanto riguarda la progettazione stradale, invece, ho partecipato alla produzione della documentazione relativa alla caratterizzazione geologica e geotecnica/geomeccanica del sottosuolo, finalizzata alla definizione dei criteri di dimensionamento di fondazioni superficiali o profonde, nell'ambito di interventi di manutenzione e rifacimento di tratte autostradali, in particolare localizzate nel centro e sud Italia. Ho inoltre contribuito alla fase di calcolo per la caratterizzazione sismica di siti offshore nell'ambito di progetti Oil&Gas, in termini di sismicità di base e/o di sismicità locale attesa, attraverso studi di PSHA -Probabilistic Seismic Hazard Analysis- (oggetto, per altro, della mia tesi di laurea, portata avanti in collaborazione con l'azienda) e analisi di risposta sismica locale.